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PULCINI 2012 B

24-05-2022 17:41

Web

PULCINI 2012 B

Le 8 MERAVIGLIE di Liscate

 

 

LE 8 MERAVIGLIE di Liscate

 

 

“Le 8 meraviglie di Liscate”

 

VignaReal – Sesto 2012  4-6 (3-1; 1-5)

 

Venerdì 13 maggio 2022, i Pulcini B 2012 della Sesto 2012 sono chiamati ancora a Liscate per concludere il torneo con una finalina contro il VignaReal di Vignate (scuola Calcio Milan).

L’intrecciarsi di molti impegni settimanali non ci ha portato a qualificarci per la finalissima ma, una manifestazione così ben organizzata, merita comunque di essere rispettata e ci torniamo volentieri.

 

Con un buon anticipo divulghiamo le convocazioni: dovremmo essere in 11 ma al ritrovo siamo in 9!

Possiamo capire che è una gara infrasettimanale e che Liscate è a 15 minuti esatti dal centro di Pescara ma non riusciamo ad essere contenti del rifiuto delle convocazioni da parte di alcuni all’ultimo momento, altri bambini erano sicuramente disposti a farsi sto viaggio pur di essere in campo a giocare con i loro compagni, ma vabbè lasciamo stare…

 

I due mister di giornata sono il vecchio Ivan Antonin Dvorak e il suo fido, fidato e amato/odiato Fulvio Flaviano Doria che partono, garruli, da Sesto con la stufa a 4 ruote del buon Ivan. A bordo abbiamo il silente Arseld e la “radiolina” Mattia che ringraziamo di cuore per aver accettato all’ultimo momento la convocazione.

E’ un trasbordo interessante: molte chiacchiere, qualche coro improvvisato, interrogazioni a sorpresa in cui i ragazzi ottengono buoni voti, qualche insulto alle vecchie che guidano in tangenziale senza rispettare le regole stradali.

Più ci avviciniamo a Liscate più l’aria e il paesaggio intorno a noi cambiano: i 4 in auto apprezzano, ma Arseld dopo quasi mezz’ora di silenzioso viaggio e forse ispirato dalla natura che ci circonda vorrebbe all’improvviso adottare un piccolo cinghiale che ci ha attraversato la strada nei fitti boschi che contornano Liscate.

Scendiamo tutti e quattro dalla macchina e i mister, in combutta con l’ormai riconosciuto capo-viaggio Mattia, si accordano con Arseld: “fai 3 goal e lasciamo l’animale allo stato brado nelle sue desolate lande”.

Il buon Arseld accetta, ma dopo aver misurato l’angusto portabagagli del trabiccolo di Ivan ed essersi accertato che il “maialino zannuto” avrebbe comunque sofferto il viaggio.

Ma non transige sui goal!

Ne vuole fare 3, e chi cazzo siamo noi per dirgli di non eseguire i suoi desideri?

 

Vabbè, tagliamo corto…

Arriviamo al Centro Sportivo di Liscate (dopo aver presentato il passaporto), il luogo è ameno per noi milanesi o mezzo meneghini.

Siamo circondati dal verde, ma quello vero!

Gli altri ragazzi, cioè Lorenzo, Luca, Marta, Agostino, Tommy e Ale Pavone sono impegnati, con il SuperSantos di Lollo in giochi che noi mister non possiamo capire e manco ci proviamo, e poi provano “tricks”, non c’è assolutamente motivi di intervenire.

Pensiamo quindi giustamente di lasciarli giocare cosicché prendano confidenza con l’erba naturale che troveranno nel rettangolo di gioco.

E poi l’aria odierna che che si respira può permettere tutto.

I ragazzi si divertono e assolutamente non hanno bisogno di richiami di concentrazione, hanno il diritto di divertirsi tra loro in giochi che noi adulti mai capiremmo fino in fondo.

Certo noi li vediamo, seduti comodamente al bar a 50 metri di distanza, notiamo che sono sudati come delle anguille con le ascelle…

Ma per il momento va bene così, si stanno divertendo, perché mai interromperli con chiacchiere?

Noi sappiamo e sentiamo che nei 45 minuti di gara daranno tutto, o perlomeno lo auspichiamo conoscendoli un po’ di più ultimamente.

 

Ora però, seppur con un po’ di ritardo, poca roba, è meglio andare ad annusare il campo e fare un blando riscaldamento giusto per entrare mentalmente nel momento-gara.

Ma c’è un problema non da poco: oggi siamo senza dirigenti ufficiali poiché il buon Leonardo e e il buon Paolo oggi sono crumiri e non riusciranno a raggiungerci.

Ma qua c’è il Fulvio Flaviano che è cintura nera di scelta dirigenti!

Per diritto toccherebbe alla sciura Brunetti che rifiuta il ruolo del marito, allora la convocazione ricade su papà Cima che dopo 1 secondo e mezzo di dubbio accetta volentieri.

Vivere la partita dal campo o dagli spalti è completamente diverso, le emozioni si triplicano.

 

Entriamo in campo: anche qui il manto erboso rasenta la perfezione, forse il rettangolo di gioco è un po’ stretto rispetto alle nostre abitudini ma, da buoni ospiti, accettiamo e restiamo muti.

Ci mettiamo subito a fare uno stretto torello a massimo due tocchi con la partecipazione dei mister, le regole cambiano ogni minuto, ma la confusione organizzata è oro per i bambini: il divertimento è assicurato, il cerchio rimane sempre ben stretto, ogni tanto anche quei babbioni dei mister finiscono in mezzo.

Mister Fulvio per far salire la “cagnara” attenta due volte, da vero ganassa di Cinisello, alle caviglie del paziente mister Dvorak, le risate salgono d’intensità insieme alla velocità della palla, ai tunnel e ai “tricks” dei giocatori.

Gli avversari, di rossonero vestiti, sono già in campo.

A questo punto siamo “caldi”, entriamo anche noi, pochi minuti di 1 vs 1 quattro parole veloci sul come stare in campo, chiusura/copertura, rimesse laterali e calci d’angolo (sui quali spesso sbagliamo scelta) e siamo pronti al fischio d’inizio.

 

Ma cosa succede ancora?

Nella nostra panchina ci ritroviamo in due!

Il furbastro di Ivan vedendo il rossonero va in confusione e si schiera sulla panchina dei rossoneri.

Con molta calma e diplomazia Fulvio Flaviano e papà Cima lo vanno a recuperare e lo convincono a tornare con noi, capita d’altronde l’Ivan è rossonero sfegatato e a volte ci prova, a volte “is on fire!”.

 

La finalina, con la sorpresa dell’arbitro in campo, può finalmente iniziare.

La Sesto 2012 prende subito le redini del gioco in mano: buona organizzazione dietro, centrocampo mobile e pensante, fasce attive, ma attacco poco concludente.

L’avversario, schierato a specchio, ci contiene e ribatte bene alla nostra maggior creatività.

Le migliori occasioni le abbiamo noi ma niente di clamoroso.

Piano piano però iniziamo a soffrire i lanci lunghi del VignaReal che tende a oltrepassare la nostra fase difensiva con dei lob, spesso casuali, per le fasce e la punta.

La nostra chiusura difensiva va in difficoltà per la linea non sfalsata che fa saltare la lo scivolamento dietro dell’ultimo difensore; cosicché nel giro di 5 minuti andiamo sotto due volte, due forti conclusioni dal loro centrodestra su cui Luca ci mette impegno ma nulla può fare.

Siamo sotto 2-0, meriteremmo di più ma questo è calcio.

Prima della fine primo tempo operiamo l’unica sostituzione possibile poiché siamo in 8.

Ma la nostra gioiellina Marta è pronta e non vede l’ora di andare ad aiutare i compagni.

Nel giro di pochi minuti, con le sue lunghe leve e tecnica da vendere, semina sulla fascia l’avversario che le si attacca alla maglia a mo’ di zainetto: l’omino vestito di giallo fischia il giusto fallo. Punizione, come da regolamento da battere a due.

Noi, da tempo, abbiamo capito di avere un professore per queste situazioni: Arseld arriva in zona, se la fa toccare ed emette la sua solita “sentenza”: palla all’incrocio e gol!

Bravo piccolo Modric!

Ma proprio in chiusura i rossoneri ci infilano ancora, 3-1 e tutti a bere il the caldo di fine primo tempo.

 

C’è poco da dire in panchina noi, tutti, seppur sorpresi da momentaneo svantaggio, restiamo positivi come dei tamponi e pure negli sguardi dei ragazzi sembra apparire una certa consapevolezza.

Quindi anche stavolta poche parole: “andiamo in campo a vincere la coppa, la meritiamo, un po’ più di attenzione, aumentiamo i tiri da fuori e scegliamo bene sui calci d’angolo quando giocare corto e quando metterla in mezzo ovviamente con inserimenti da dietro.

Si va, ragazzi!

Fino alla fine, ma non per dirlo e basta… Sappiamo, tutti gli 11 in campo che possiamo farlo!

 

Il secondo tempo parte come il primo ma abbiamo qualcosa in più: soffriamo meno il campo in erba naturale e quindi la misura dei passaggi è più precisa, siamo tutti fiduciosi.

Tommy e Arseld, ben supportati dalle fasce, alzano il ritmo a centrocampo e ormai dominiamo.

Un nostro palo colpito dalla media distanza ci strappa le corde vocali ma, ben presto, arriva un calcio d’angolo dalla nostra fascia destra: questa volta i Pulcini 2012 valutano bene la situazione, lo scambio corto è coperto da un loro uomo e quindi Agostino che possiede un calcio forte e preciso la mette forte e alta sul primo palo, dove arriva con un preciso contromovimento la nostra Marta che dominando sul difendente colpisce con una perfetta girata, palla ancora all’incrocio e gran festa in campo e pure sugli spalti, gli avversari sono attoniti.

E’ il 3-2!

E’ bellezza pura, è gioia immensa, è roba da almanacchi del calcio.

Siamo comunque sotto ma abbiamo messo in saccoccia due perle!

La Marta, giovane lupacchiotta della Roma, a fine partita confesserà che è stato un colpo alla Abraham.

Ma rivedendolo, nei miei sogni, credo possa ritenersi un gol alla Roberto Bettega, un vero maestro nell’arte dei colpi di testa, chiamato “cabeza blanca” mica per niente!

Comunque sia siamo neanche a metà secondo tempo la gara è ancora lunga.

Il Vignareal cerca di chiudere la partita inserendo sulla fascia sinistra un simil Leao che, onestamente nelle prime sue galoppate ci mette in difficoltà: ha passo veloce, mette in difficoltà i nostri ragazzi in fase difensiva.

Ma qui arriva uno dei capolavori di mr. Ivan, sposta la Marta sulla fascia per contrastarlo e le cose vanno subito meglio: i due avversari hanno gambe lunghe e veloci, ma la nostra ragazza riesce subito ad opporsi e a spegnerlo poco a poco.

Ma la gara è ancora lunga e poco dopo sull’unico vero grave errore in fase difensiva subiamo il 4-2…

Azione dalla loro fascia destra, il giocatore rossonero ne salta 5 dei nostri (4 volte con contrasti poco decisi dei nostri Pulcini) e si ritrova a pochissimi metri da Luca che non può far niente sul suo tiro ravvicinato.

4-2 per loro e il cronometro inizia a diventarci nemico.

Predichiamo ancora calma, senza nessun accento toscano, ci crediamo ancora, si vede!

I “muovilaaaaaaaaa!” (la palla) di mister Fulvio iniziano a diventare incessanti, Ivan è anche lui scatenato, papà Cima osserva recupera palloni e chissà cosa pensa…

Ma noi, attenzione, siamo i Pulcini della Sesto 2012!

Palla in mezzo e poco dopo Arseld “Modric” trova la rete del 4-3 dalla lunga distanza.

Sull’azione seguente guadagniamo un altro corner: batte ancora Agostino la difesa ribatte bene ma la palla torna sulla fascia sinistra, fa un rimbalzo e Agostino con il coraggio (che noi mister pretendiamo da tutti!) la prende al volo e insacca una minella terra-aria da posizione quasi impossibile.

Festeggiamenti per il capolavoro, ma ai nostri Pulcini ora non basta.

Ancora palla al centro, tiro dalla distanza e ancora Agostino pronto sulla ribattuta mette dentro il sorpasso.

Gli avversari sono ormai annichiliti, nonostante la loro buona prestazione, noi che tra auto-riscaldamenti, tricks, torelli sanguinolenti e impegno nella gara, ormai strabordiamo.

Ormai sicuri dei fatti nostri cambiamo lo sfinito Lollo cambiando posizione a Mattia che si ritrova in una posizione, per lui inedita, a fare il difensore basso a sinistra.

Poche indicazioni anche per lui, copre, tampona e fa ripartire la squadra, Tommy si riposa un attimo per un colpo alla mano ma poi torna in campo per il gran finale.

Azione veloce che passa da sinistra, palla al centro per Arseld che, con calma olimpica (abbiamo misurato 10 battiti al minuto) stoppa, controlla e piazza alle spalle del portiere il 6-4 definitivo.

Pochi secondi e scatta il tripudio, la gioia di tutti i giocatori e degli astanti.

Portiamo a casa una vittoria importante seppur no sia una finalissima.

La crescita dei ragazzi è evidente, la loro convinzione nei propri mezzi, il fatto di non considerarsi bianchi o blu ma lottare per l’unica maglia che importa: quella dei Pulcini 2012.

 

Durante la premiazione è bello vedere la nostra capitana di giornata Marta alzare il trofeo, tutti i componenti ricevono la meritata medaglia, pure l’ossessionante mister Fulvio ormai impazzito di gioia ed incontenibile.

Ma una delle cose che mi porto più nel cuore è vedere il nostro capo mister Ivan Dvorak che si defila dalla festa e fermo come un “cinesino” se la gusta tutta in silenzio.

Grande merito a Ivan per aver condotto una stagione, spesso tribolata, ma che con il suo certosino lavoro sta portando a termine.

Giornata indimenticabile, partita indimenticabile.

Il resto non conta.

I nostri ragazzi hanno dato il massimo e meritato ogni cosa successa oggi.

Ora ci sono altre gare importanti da affrontare.

Ragazzi, non ci fermiamo ora!

Siete stati “SPETTACOLO E MAGIA!”

Credeteci, come ci crediamo noi, e ci toglieremo tante altre soddisfazioni.

Complimenti a tutti!

Addio.

Sipario…

 

PS_Avrei in testa dei succosi pagellini personali ma preferisco dare merito in egual modo a tutti i ragazzi scesi in campo oggi.

Inoltre potrei raccontare il fantastico viaggio di ritorno tra cori, canzoni, inni e varie.

Ma, con l’ok del DJ Mattia ci bastano “Back in Black”, “Asilo Republic” e “Fegato Fegato Spappolato” di Vasco Rossi.

Anchi i “Brividi” (ma quelli veri che ci hanno regalato le nostre 8 meraviglie…)

Fulvio Flaviano Doria

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